Molti canali di marketing oggi offrono una buona visibilità alle aziende, ma solo il packaging raggiunge fisicamente i propri clienti, e in quel momento conta un’ottima prima impressione, un mix tra aspetti razionali ed irrazionali. Risulta fondamentale curare nei minimi dettagli il proprio packaging per definire al meglio la posizione della propria azienda rispetto a tutte le altre.
Ogni contenitore merceologico è il modo ideale per iniziare la relazione diretta con il cliente (i sensi coinvolti sono alla vista si aggiunge il tatto e tutte quelle componenti razionali legate alla vision dell’azienda) e proprio per questo deve essere perfetta: ma quali sono le caratteristiche per un perfetto packaging?
Per essere perfetto, il packaging deve essere…
- Accattivante: il packaging è il tuo biglietto da visita, è la prima possibilità di “stupire” il cliente. Il disimballaggio dovrebbe essere l’inizio di un’esperienza con il prodotto (e quindi con l’azienda): lo sai che esiste una categoria su Youtube chiamata proprio unboxing e che i canali specializzati sono seguiti da dozzine di milioni di utenti?
Per essere accattivante, non è necessario che la scatola sia stravagante o estremamente colorata: il packaging può stupire anche per la sua semplicità e minimalismo (ricordiamo certi packaging nell’ambito della telefonia e hi-tech!).
Scopri in questo articolo 5 motivi per cui il tuo imballaggio deve essere piacevole!
- Resistente: la durabilità degli imballaggi è una delle maggiori sfide da affrontare. La scatola deve essere allo stesso tempo leggera e in grado di proteggere gli oggetti al suo interno. Il cartone ondulato, in modo particolare, è ideale per proteggere gli oggetti fragili, avendo una struttura che conferisce robustezza al cartone e ammortizza pressoché la totalità degli urti esterni.
- Facile da aprire: ci sono scatole che sono sorprendenti grazie alla loro creatività, ma è ancora più sorprendente il tempo che viene impiegato per aprirle! Spesso scatole con forme irregolari e progettate in modo particolare vengono realizzate penalizzando la funzionalità: e nel mondo del packaging non c’è quasi nulla di così irritante come una scatola che impiega troppo tempo per aprirsi. Se l’apertura non è intuitiva, e al contempo ingegnosa, il rischio che la scatola venga distrutta è molto alta; inoltre, ciò potrebbe influenzare anche il modo in cui il cliente percepisce il prodotto e il marchio: a nessuno piace perdere tempo inutilmente.
- Comunicativo: il packaging è un ottimo mezzo per raccontare il tuo marchio. Consideralo come una sorta di dialogo con il cliente: se, ad esempio, una delle tue caratteristiche più importanti include un approccio eco-compatibile, una eco-box sarà senz’altro un modo per enfatizzare questo aspetto. Rendi consapevole il cliente che metti il cuore in ogni fase del tuo lavoro: inizia a raccontare il tuo brand proprio dall’imballaggio. Prova a pensare al contrario…che credibilità avresti nel professarti sostenibile senza un packaging coerente?
- Green: la sostenibilità e l’ecologia sono un trend in costante ed inequivocabile crescita. Un imballaggio sostenibile influenza sempre maggiormente le decisioni d’acquisto dei consumatori, che sempre di più privilegiano l’acquisto di prodotti di marchi che si impegnano per un cambiamento ambientale positivo. Un imballaggio green, capace di soddisfare le “3 R” (ridurre, riutilizzare, riciclare), è il futuro del packaging: sono in costante crescita le aziende che optano per scatole in cartone riciclato e sistemi di riempimento pensati in modo tale da facilitare il corretto smaltimento del pacco da parte del cliente.
Un’altra idea green: hai mai sentito parlare di upcycling? Una call to action in tal senso ai tuoi clienti potrebbe essere un bel posizionamento etico e quindi esprimere ulteriore senso di responsabilità dell’azienda.